IL DECENNALE
di Giuseppe Valerio
Da dieci anni la federazione dell’AICCRE Puglia bandisce un concorso su tematiche dell’Unione europea riservato agli studenti medi della nostra regione.
Il concorso è da qualche anno patrocinato dalla Presidenza del Consiglio regionale della Puglia.
Il premio consiste in sei assegni di studio di euro 500,00 cadauno e qualche targa al merito ai lavori che non ottengono l’assegno.
La creatività dei nostri studenti sorprende ogni anno.
Non il solito elaborato – il tradizionale “tema” -, che pur raccoglie ancora consensi, ma le nuove tecniche si affermano sempre più. La ragione è evidente: coloro che studiano nei professionali o negli istituti tecnici –grafica, moda cc… – si esprimono con vestiti, poster, sculture, cortometraggi, manifesti ecc…
Ad ogni modo, pur rimanendo un nucleo di scuole che ogni anno invia i lavori, la maggior parte delle scuole partecipanti varia di anno in anno, pur considerando positivamente che ormai sono decine le scuole e diverse decine gli studenti.
La motivazione noi la riscontriamo non solo negli alunni, ma principalmente negli insegnanti.
Da vecchio docente so che la scuola è fatta dai maestri e dai professori (maestre e professoresse). Buoni maestri e bravi professori fanno bravi studenti.
Voglio dire che se in una scuola c’è o ci sono docenti appassionati d’Europa, che sanno qual è l’importanza di costruire un’entità sopranazionale per affrontare problemi che i singoli stati non sarebbero in grado di fare da soli, se sono consapevoli delle difficoltà di una costruzione che veda uniti popoli con lingua, tradizioni, storia, leggi etc… differenti, occorre tempo, pazienza, lungimiranza per giungere al traguardo degli Stati uniti d’Europa, allora gli studenti saranno, a loro volta, disponibili ad accogliere questa nuova Patria come propria.
La storia insegna che le “federazioni politiche” nel mondo – si pensi agli USA – hanno dovuto superare gravi momenti di tensioni, difficoltà e perfino “guerre civili” per giungere al traguardo.
Orbene è la presenza di docenti preparati non solo nella loro disciplina ma disponibili a spendersi per “spiegare” e “far capire” anche problematiche connesse alla vita quotidiana ed in prospettiva al futuro delle nuove generazioni, che riescono, poi, a “far partecipare” a concorsi come il nostro.
E, riconosciamolo ed ammettiamolo, sono ancora pochi i docenti come quelli prima indicati! Sulle cause di questa scarsa disponibilità potremo soffermarci un’altra volta, ma è materia di riflessione per la direzione regionale dell’Aiccre Puglia per le conseguenti iniziative da assumere.
Quest’anno l’attenzione era incentrata sul “sentiment”, sulla disponibilità a credere ancora nell’Unione.
Sono stati e continuano ad essere momenti difficili per la mancanza di lavoro, le peggiorate condizioni delle famiglie, l’arretramento delle disponibilità finanziarie di ciascuno, la perdita di sicurezza, i movimenti migratori, l’assenza di politiche europee di difesa, bilancio, esteri ecc… che allontanano le popolazioni dall’idea di dover “aspettare” o “costruire” una “cosa nuova” quando quest’ultima “offre” poco in concreto e di tangibile.
Da noi si dice in dialetto che “quando il marito è povero nemmeno la moglie lo può sopportare”. Poiché la crisi economica sta incidendo profondamente e le politiche di austerità attraversano la carne viva delle persone, magari abituare a politiche di debito che ora non possono più essere praticate, allontanano la “benevolenza” verso l’idea europea cui si attribuiscono tutte le cause dello “star male”.
Ma così non è.
E solo se nella scuola si incontrano insegnanti che sanno “spiegare” e “dare conto” della situazione storica e politica vera, gli alunni capiscono e sono in grado di elaborare testi o produrre opere che poi presentano ai concorsi . Magari lo fanno non per l’assegno, che pur è importante per un ragazzo, ma per la soddisfazione di aver dimostrato di “capire” ed “interpretare” il tema assegnato.
Lo vediamo dagli sguardi, dalla contentezza, dal fatto che si fanno accompagnare da docenti e parenti perché ciascuno è orgoglioso di poter far “vedere” il proprio valore.
Questo il sentiment del concorso e quest’anno occorreva evidenziare come si sentono gli “europei” italiani in questo contesto storico-politico.
Era attendibile la sottolineatura e la riaffermazione dell’importanza di avere la “cittadinanza europea” con tutta la serie dei “benefici” da essa derivanti.
E’ proprio vero: le cose si apprezzano quando le si perdono ed i nostri studenti si stanno ora rendendo conto che è importante mantenere tutti i “diritti” della nuova cittadinanza europea.
Così come era prevedibile l’accento posto sul fenomeno migratorio, non sul nostro che pur continua ad esserci specie tra i giovani che vanno fuori d’Italia – ma sono giovani preparati e con titolo di studio superiore – ma di coloro che per diverse ragioni, più economiche che di sicurezza – stanno “invadendo” il vecchio Continente sperando di stare meglio che a casa propria.
Insomma un’altra bella esperienza quella che stiamo vivendo col concorso. La cerimonia di premiazione l’abbiamo voluta presso un importante istituto scolastico della provincia di Bari, il polo liceale di Monopoli e per caso fortuito due dei sei assegni di studio sono assegnati a due lavori di due scuole monopolitane.
Come sempre il ringraziamento più caloroso al Presidente del Consiglio regionale ed al suo ufficio di presidenza che anche quest’anno ha voluto dare un contributo per la riuscita dell’iniziativa.
Al Presidente Loizzo ci rivolgiamo anche perché il Consiglio regionale possa approvare una legge sui gemellaggi, specie per i comuni più piccoli. E’ un altro tassello per allargare l’area di conoscenza e consapevolezza dell’importanza di essere cittadini dell’Europa. Non un’entità geografica o economica ma un Organo politico la cui finalità, per dirla con i Padri fondatori, è il mantenimento della pace in un clima di sicurezza e benessere anche economico.
Un grazie ad ogni studente partecipante.
A tutti i vincitori…ad maiora.
Presidente Aiccre Puglia
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