ASSEGNATO IL PREMIO NAZIONALE “Gianfranco Martini” per i gemellaggi

ASSEGNATO IL PREMIO NAZIONALE “ G. MARTINI”

NESSUNA PARTECIPAZIONE DALLA PUGLIA

Descrizione: martini 2

Assegnati a Roma, nella splendida cornice della sala della Protomoteca in Campidoglio,  i Premi  intitolati a Gianfranco Martini, che  riconoscono  risultati di eccellenza nell’ambito delle attività di gemellaggio e della cittadinanza europea. Di fronte ad una platea di centinaia di amministratori locali provenienti da tutti i Paesi dell’Unione europea, questa edizione del Premio ha visto come vincitori i comuni di Voghera (Pavia); Poggio Mirteto (Rieti); San Sepolcro (Arezzo); Val Brembilla (Bergamo); Volterra (Pisa). Sono intervenuti: Michele Picciano, Presidente AICCRE; Giuseppe Valerio, Presidente della consulta nazionale Gemellaggi e Cittadinanza europea dell’AICCRE; Frederic Vallier, Segretario generale CCRE; Alfredo Martini, giornalista, figlio di Gianfranco, ed autore, tra l’altro, della recente raccolta degli scritti del padre “La strada si fa camminando. Guardando a un’Europa delle democrazie locali”.  Il Premio Martini è rivolto ai Comuni e agli altri Enti locali gemellati ed iscritti all’AICCRE che, con la loro attività, abbiano dato un significativo apporto di idee e di impegno a sostegno del processo di integrazione europea per un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa. 

Dal palco è stato più volte sottolineata l’importanza dei gemellaggi sia nel processo di integrazione europea che per lo sviluppo della pace tra i popoli. In un momento di crisi del processo di integrazione europea,  l’AICCRE vuole rilanciare la sua battaglia per un’Europa federale e di pace, facendo leva sugli enti locali e sul gemellaggio tra comuni europei che, in passato, si sono rivelati formidabili strumenti di avanzamento del processo di integrazione europea.  Oggi si ha bisogno di un’Europa che abbatta i muri e crei libertà, che riduca le differenze e crei coesione sociale. Quest’idea di Europa la si crea con il coinvolgimento dei popoli e delle loro comunità perché solo così l’Unione europea tornerà ad essere un faro di libertà e di opportunità per tutti. È per questi motivi che i gemellaggi acquistano sempre più un ruolo di primissimo piano per il rilancio del comune sentire europeo, base del processo politico di integrazione: sono decine di migliaia i rapporti di gemellaggio tra enti locali europei e continuano a crescere di numero e di qualità: questo dovrebbe far riflettere sotto diverse angolazioni e dare a una spinta positiva in un momento delicato come l’attuale. Ma, è stato ribadito, dobbiamo tornare alle origini morali e politiche del gemellaggio per rilanciarlo e farne parte integrante della battaglia per la federazione europea.  

IL PREMIO

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L’OPERA E’ DELLA D.SSA EMANUELA SERINO DI NAPOLI, borsista presso la scuola della medaglia della Zecca dello Stato, vincitrice dell’assegno di euro 2.500,00 tra le 19 proposte concorrenti. La scultura si intitola INTRECCI e da oggi costituisce il simbolo del premio per gli anni a venire.

Intrecci
L’oggetto premio, progettato e prototipizzato, è un bassorilievo in cui sono stati veicolati i messaggi e i significati.
Il percorso di Gianfranco Martini è stato una storia di impegni per la costruzione di una Unione Europea federale, fondata sulle autonomie locali e regionali, valorizzando le peculiarità e le diverse realtà che si ”intrecciano” in un contesto Europeo di solidarietà e di unione.
L’opera è stata centrata sul simbolico motivo ornamentale detto “Nodo di Salomone”, ricorrente nella storia dall’epoca antica.  Il Nodo è stato associato al sovrano biblico per il leggendario ed estremo equilibrio, dal momento che ricevette direttamente da Dio, il dono della saggezza divenendo emblema della giustizia e dell’obiettività. Salomone è anche celebre per aver costruito il Grande Tempio di Gerusalemme dove era custodita l’Arca dell’Alleanza, simbolo dell’Alleanza tra l’uomo e Dio.
Tale simbolo ben risponde a voler comunicare l’equilibrio fra le parti;  dal momento che anche suddividendolo in più elementi comunque si ottiene una  struttura unitaria.
Esso è formato da due ellissi che s’incrociano, che rimandano ad un moto continuo e circolare, simbolo di forte legame tra due cose e di continuità infinita. Il moto ondulatorio, determinato dall’intreccio, evoca la ciclicità e il ritmo della “forza creatrice divina”, che si riflette nella perfezione di tutte le cose, come espone Jacques Maritain nei principi dell’Umanesimo integrale, al quale, come noto, si è ispirato il pensiero di Gianfranco Martini.
Nel bassorilievo, il nodo è scomposto in quattro parti che racchiudono elementi simbolici in cui si vogliono esprimere i fondamenti del gemellaggio tra le comunità e la partecipazione dei cittadini ad un progetto collettivo.
Le spighe di grano, che sono presenti in una delle quattro parti dell’opera, sono  simbolo di operosità agricola, ricompensa dal lavoro e quindi dell’impegno da parte dei popoli finalizzato al bene e alla pace comuni, attraverso il loro operato.
L’ulivo, invece è simbolo di pace, giustizia e sapienza, ma anche rigenerazione e quindi, continua innovazione e di proiezione verso il futuro.
I “chicchi” stilizzati, simbolo dei semi del Melograno, rappresentano il frutto sacro di “buon augurio” per le unioni, in questo caso l’unione di due comuni che scelgono di cooperare insieme.
Inoltre evocano “il senso della collettività”, dal momento che i semi sono tante piccole parti distinte fra loro, ma uniti in un unico elemento, ovvero il frutto.
Infine, l’intreccio, vuole rafforzare il concetto espresso in tutta l’opera ovvero: l’unione tra due cose che creano un legame continuo, indissolubile di pace, solidarietà e democrazia, pur mantenendo la propria identità.
L’iter progettuale dell’opera è stato determinato da una prima parte di studio sul pensiero di Martini e sul significato del “premio”. Da ciò sono scaturite le prime idee grafiche che si sono concretizzate in un bozzetto definitivo. Successivamente è stata realizzata una modellazione in materiale plastico in modo da creare i piani e i rilievi.
Da questo bassorilievo con delle fasi di formatura in gesso, un calco in negativo ed uno in positivo con delle lavorazioni ausiliarie, si è potuto ottenere il prototipo finale a dimensioni reali.
Il modello è finalizzato ad un oggetto in bronzo (con fusione in terra) che è stato simulato con il prototipo “patinato” con dei pigmenti che richiamano le qualità della superficie metallica.

PER PARTECIPARE AL PREMIO PER IL 2015 COLLEGARSI AL SITO WWW.AICCRE.IT – ICONA PREMIO “MARTINI”  – ALL’INTERNO IL REGOLAMENTO ED IL MODULO PER LA PARTECIPAZIONE(GRATUITA)