L’attività per la realizzazione di un gemellaggio richiede una formazione specifica che è garanzia di maggiore capacità di predisposizione di progetti, di contenuti, preventivi ed azioni organizzative, specie a seguito del nuovo programma che la Commissione europea ha approvato.
Il gemellaggio offre ad ogni comunità la possibilità di utilizzare la rete dei comuni gemellati per la predisposizione di progetti europei e concorrere al partenariato(vedi Gect per esempio).
Al fine di costituire un nucleo di animatori esperti e preparati che assicurino continuità alle azioni di gemellaggio la Federazione pugliese dell’Aiccre, in collaborazione con l’Anci Puglia ha organizzato un seminario gratuito per amministratori e funzionari comunali della Regione Puglia, che si è tenuto a Bari venerdì 27 febbraio u.s.
Hanno partecipato qualche decina di amministratori provenienti da tutta la regione.
Hanno inviato saluti ed auguri di buon lavoro il Presidente della Giunta regionale pugliese on. Nichi Vendola e l’assessore Silvia Godelli impossibilitati a partecipare per il concomitante consiglio regionale che doveva approvare la nuova legge elettorale regionale.
La relazione è stata svolta dal prof. Giuseppe Valerio, presidente della consulta nazionale per i gemellaggi.
Valerio è partito da un excursus storico. Ha illustrato, poi, l’idea di Unione europea del CCRE – di cui l’Aiccre è la sezione italiana – basata sui principi di libertà e del federalismo per sostenere al meglio le istanze di chi è più prossimo ai cittadini, le comunità locali, ed inquadrare le azioni di gemellaggio in Europa facendo riferimento a chi li ha ideati, Jean Bareth, primo segretario generale del CCRE e sindaco di Boulogne Billancourt, il quale volle collegare il suo comune francese con Neukoll, un comune della cintura di Berlino, storica antagonista in tutte le guerre sanguinose e disastrose del vecchio Continente.
Bareth riteneva giustamente che la pace si dovesse costruire dal basso e solo la conoscenza, la comprensione e l’amicizia tra i “cittadini” potessero superare le difficoltà, le incomprensioni e le guerre.
Da allora sono circa 40.000 i gemellaggi europei di cui circa tre mila in Italia.
L’idea di gemellaggio come incontro tra le popolazioni ha fatto scuola in Europa tanto che, su input del CCRE, la Commissione europea proponeva nel 1989 su proposta della commissaria Nicole Fontaine, un programma decennale chiamato “Europa per i cittadini”, rifinanziato altre due volte, con l’obiettivo di promuovere appunto incontri tra i cittadini per costruire dal basso l’Unione europea.
In un clima di crescente ritorno al nazionalismo Valerio ha illustrato la pericolosità e l’inefficacia di una simile tesi con riferimenti storici, filosofici e letterari concludendo che non meno ma più Europa occorre per affrontare problemi che da soli nessuno può risolvere – ambiente, difesa, sicurezza, energia, ricerca ecc…
In precedenza ci sono stati i saluti del prof. Giuseppe Moggia vice presidente dell’Aiccre PUGLIA E di Maria Cristina Rizzo vice presidente dell’Anci Puglia.
Hanno illustrato la loro esperienza in tema di gemellaggi Antonella Ruta, del comune di Triggiano, Renato Baccaro sindaco di Cisternino e Luciano Loiacono, presidente del consiglio comunale di Brindisi.
Dopo alcuni quesiti il prof. Valerio ha “spiegato” i dettagli tecnici per organizzare un gemellaggio ed i termini per presentare la domanda di finanziamento a Bruxelles secondo il nuovo programma “Europa per i cittadini 2014-2020”.
Ha suggerito di procedere con un a deliberazione dopo aver individuato il/i partner/s. Ha consigliato di istituire il comitato cittadino per il gemellaggio chiamando tutte le forze sociali, culturali, religiose ed economiche poiché, ha detto, il gemellaggio è una questione di “popolo” e non solo di amministratori e serve come processo continuo e non come singola manifestazione.
Ha poi suggerito di stabilire una quota, per es. un euro, per abitante per il gemellaggio ed offerto, a titolo esemplificativo, una serie di azioni da svolgere ed attuare durante il gemellaggio. Infine ha chiesto agli amministratori presenti a modificare lo Statuto comunale inserendovi un riferimento all’Unione europea di stampo federale e a voler dedicare un quartiere della propria città all’Europa intitolando le vie agli uomini che hanno promosso l’Unione o alle nazioni che vi hanno voluto aderire. Questo può avere un grande impatto specie tra i ragazzi e gli studenti.
Infine ha rimandato per altre informazioni al dito www.aiccre.it – gemellaggi o all’ufficio gemellaggi dell’Aiccre nazionale a Roma in piazza Trevi n. 86
L’incontro è stato apprezzato dagli intervenuti i quali hanno auspicato ulteriori appuntamenti ed una più diretta assistenza per compilare e redigere progetti per i singoli comuni.
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